mercoledì 4 giugno 2014

Elenco associazioni delle professioni non regolamentate

aggiornamento: 29 gennaio 2014 

Il d. lgs. 206/2007 ha recepito la direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. In questo contesto, il procedimento di cui all’art. 26 d.lgs. 206/2007 prevede l’inserimento in un elenco tenuto dal Ministero della giustizia delle associazioni che, in base al possesso di determinati requisiti, sono considerate rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate nonché delle associazioni di categoria rappresentative a livello nazionale delle attività nell’area dei servizi non intellettuali e non regolamentate in Italia.

Associazioni delle professioni non regolamentate Il procedimento previsto all’art. 26 del d.lgs. 206/2007 prevede l’inserimento in un elenco tenuto dal ministero della giustizia, delle associazioni che, in base al possesso di determinati requisiti, sono considerate rappresentative a livello nazionale delle: - delle professioni non regolamentate - dei servizi non intellettuali Tale procedimento non è finalizzato ad un riconoscimento o ad altra forma di regolamentazione, ma è specificamente volto alla individuazione degli enti che risultino essere in possesso dei requisiti strumentali all'annotazione nell'elenco. La reale finalità dell’elenco consiste infatti nell’individuare quali, tra queste associazioni, siano idonee ad essere “sentite” dalle autorità competenti in sede di elaborazione delle piattaforme comuni europee. Una piattaforma comune è una serie di criteri che permettono di colmare la più ampia gamma di differenze sostanziali che sono state individuate tra i requisiti di formazione in almeno i 2/3 degli Stati membri, inclusi tutti gli Stati membri che regolamentano la professione in questione (dal 16° Considerando della direttiva 36/2005/CE). Le domande di annotazione devono essere indirizzate al Ministero della giustizia - Dipartimento per gli affari di giustizia - Direzione generale della giustizia civile - Ufficio III, che valuta la sussistenza dei requisiti delle stesse e richiede al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) il prescritto parere. Le associazioni che sono inserite nell’elenco vengono individuate, a seguito dell’istruttoria e previo il parere del CNEL, con decreto del ministro della giustizia, di concerto con il ministro per le politiche europee e del ministro competente per materia. Fonte Ministero della Giustizia 

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_4_2_6.wp;jsessionid=DFF4948E25D45A6A714FC9378078F7C1.ajpAL03?previsiousPage=mg_1_24

Il Ministero della Giustizia dovrà poi, per il futuro  emanare dei criteri di regolamentazione sia per la formazione sia l'aggiornamento degli amministratori così come recita la L 9/2014 di conversione del D.L. Destinazione Italia.


In una più ampia considerazione riferibile alla nuova riforma del condominio, possono erogare corsi di formazione e di aggiornamento, così come previsto dall' art. 25 lettara G della L. 220/2012, tutti gli enti di formazione in quanto non esistono ancora specifiche autorizzazioni e/o  criteri di regolamentazione su: durata del corso, programma del corso, requisiti dei docenti e tipologia dell'aggiornamento.
Il Ministero della Giustizia come previsto dalla L.9/2014, dovrà  provvedere ad una specifica regolamentazione.